80 – Glass Onion

 

Trovo insopportabilmente idiota insistere a rinchiudere super criminali in prigioni dalle quali prima o poi evaderanno. Ne costruiscono di sempre più sicure, all’avanguardia, ma i super criminali continuano comunque a fuggire. Dovrebbero aver imparato che tanto prima o poi lo trovano il modo per scappare oppure arriva qualcuno a liberarli. Anzi, sicuramente lo sanno, oramai lo hanno capito, però insistono. Perché? Non farebbero prima ad ucciderli? Quale odioso perbenismo!

Ecco, per esempio, io stesso ho da poco liberato il gigantesco Gargantua dalla sua prigionia e senza particolari problemi. E visto che c’ero, ho fatto uscire anche alcuni criminali minori.

E comunque i super criminali non sono certamente meglio. Quanti super eroi sono stati uccisi? Definitivamente, dico. E sì che di occasioni ne hanno avute per farli fuori. Ma no, durante il momentaneo trionfo preferiscono star lì a vantarsi di ciò che sono riusciti a fare, dando l’occasione al super eroe di riprendersi. Oppure abbandonano lì il super eroe sconfitto, credendo di avergli inflitto chissà quale sconfitta morale.

Io, Zodiac, ho deciso di agire per cambiare le cose. Nessuno sarà in grado di fermarmi. Sì, ci sono alcuni che ne sarebbero in grado, ma farò in modo di non rivelare ad essi la mia esistenza, se non quando sarà troppo tardi. Per loro. Non sarà difficile, grazie alla mia intelligenza.

Ecco, per esempio, ho appena fatto scatenare il caos in città grazie a Gargantua e agli altri che ho liberato. C’è chi lo fa per gratitudine nei miei confronti, chi per vendicarsi della società che non lo ha capito, chi perché spera di racimolare del bottino. Ma non ho scelto questa città, questo luogo, per caso. Come non lo ho fatto in passato, quando per esempio ho fatto invadere Jonesboro da scarafaggi giganti. Grazie al caos provocato dagli altri nei paraggi, sarà ancora più facile per me entrare nel museo e impossessarmi di un manufatto lì esposto. Gli altri, ignoranti!, non sanno quanto possa essere pericoloso. E infatti da solo vale nulla. Ma unito ad altri due manufatti in mio possesso, e apportando qualche potenziamento e modifica, dovrei poter ricreare una sorta di copia della Chiave dello Zodiaco. Allora sì potrò davvero farmi beffe di tutti e di tutto!

 

New New Richmond Riding Academy, Long Island. Quartier generale degli Incredibili Difensori.

Riunione mattutina per il gruppo. C’è Melissa Gold, alias Songbird, capace di creare suoni solidi e di volare grazie ad ali soniche. Vicino a lei Mach V (Abner Jenkins), il quale indossa la sua armatura bianco azzurra in grado di volare e dotata di varie armi. Di seguito Atlas (Erik Josten), che può aumentare le proprie dimensioni diventando fortissimo, e l’Uomo 3-D (Delroy Garrett Jr.), con caratteristiche e sensi tre volte più potenti e sviluppati del normale. Più distante Razorback (Buford Hollis), capace di pilotare intuitivamente qualsiasi mezzo di trasporto. Tutti e cinque stanno osservando sbalorditi colui che li ha riuniti, Kyle Richmond. Non tanto perché non si è presentato vestito da Nottolone ma piuttosto perché appare molto invecchiato. Dai quaranta anni (più o meno) che aveva il giorno prima, è passato di colpo a dimostrarne una ottantina. La sua compagna Patricia Walker (nel suo costume da Hellcat con guanti e stivali dotati di artigli retrattili) scatta una foto ai presenti.

-Volevo immortalare l’espressione che avete sulle vostre facce.- dice sorridendo.

-Ma è un trucco alquanto elaborato o ci siamo persi qualcosa?- chiede Abner.

-Senza entrare troppo nei dettagli, ho giochicchiato un po’ troppo con la magia.- comincia a spiegare Kyle -Sapevo i rischi che stavo correndo, ma purtroppo non conoscevo altro modo per raggiungere lo scopo che mi ero prefisso. Comunque è una condizione che dovrebbe durare al massimo un mese.-

-E questo scopo in cosa sarebbe consistito?-

-Venire a conoscenza di ciò che sentivo di dover sapere. Ci sono stati sommovimenti mistici, è stato avvertito che qualcosa che non deve venire alla luce ha invece buone probabilità di comparire, qualcosa voleva comunicare con me ma non poteva se non avessi fatto certe cose, c’è stata tutta una sequela di lievi collegamenti percettivi…-

-Perdonate la mia ignoranza, ma non ci sto capendo niente.- si scusa Atlas.

-Non sei il solo.- interviene Songbird -Ciò non toglie che non sia molto contenta di sentire ciò che sto sentendo. Kyle, forse la vicinanza di Jeremiah Warrick non ti fa tanto bene.-

-In futuro dovrò certamente essere più cauto. Ma al momento la cosa importante è che adesso finalmente so in cosa consiste il pericolo e come combatterlo.-

 

All’interno dell’eliveivolo SHIELD in disuso che le fa da casa, Death Reaper sorride. Sa che il suo amato Zodiac in quel momento si trova all’interno del museo, a due passi dall’impossessarsi dell’ultimo pezzo che gli serve per creare un’”arma” potentissima. Se lo immagina raggiante, oramai convinto di aver trionfato. L’ennesimo successo di una mente brillante come la sua. Bene, stavolta avrà una grossa delusione. Non avrebbe dovuto ignorare o peggio prendersi gioco delle sue visioni. Ha voluto percorrere la propria strada snobbando quella che lei gli aveva indicato? Ne pagherà le conseguenze. Death Reaper conosce la magia. Ha avvertito che qualcuno, grazie ad essa, è riuscito inaspettatamente a mettersi sulle tracce di Zodiac. Però questo qualcuno potrebbe non essere bravo abbastanza per sconfiggerlo. Ebbene, lei lo aiuterà. Adesso Death Reaper si lascia andare a una vera e propria risata. Poi d’improvviso scompare. Vuole godersi la scena in presa diretta.

 

Edward Cobert era un brillante scienziato. Commise però l’errore di testare su se stesso un prodotto che avrebbe dovuto dotarlo di super poteri. In effetti si trasformò in un gigante fortissimo, ma la sua intelligenza ebbe a risentirne. Da allora è stato più o meno sfruttato da altri, usato come semplice pedina per piani che lui per primo non riusciva a comprendere in pieno. Qualche volta potrebbe essergli capitato di ribellarsi agli ordini ricevuti, chissà però se anche in tali casi si rendeva pienamente conto di cosa stava facendo. Comunque adesso lo rivediamo nei panni di Gargantua mentre semina panico e distruzione in città.

-L’amore trionferà sull’intolleranza!- proclama mentre schiaccia un’autovettura.

-Aiuta chi ha bisogno e sarai aiutato a tua volta!- e frantuma qualche finestra.

-L’onestà viene sempre premiata!- e sradica una piccola (per lui) pianta scagliandola contro un lampione.

Durante la sua prigionia è stato fatto un tentativo di rieducazione, di portarlo sulla buona strada. Questo il motivo delle frasi che pronuncia. A chi assiste alle sue azioni lasciamo giudicare se il periodo di rieducazione abbia avuto o meno effetto sulla sua psiche.

Ovviamente di affrontarlo se ne occupa Atlas, dato che può raggiungere la sua stessa altezza.

-Tu fratello mio, amici, abbracciamoci!- gli dice Gargantua mentre cerca di colpirlo con un pugno.

Mach V si sta lanciando contro gli altri criminali, quando di colpo la sua armatura cessa di rispondere ai suoi comandi. Piomba inerte al suolo, oramai praticamente prigioniero dell’armatura.

-L’incappucciato che ci ha tirato fuori di prigione diceva la verità!- sente esultare -Questo apparecchio che ci ha dato a quanto pare è veramente in grado di neutralizzare qualsiasi marchingegno meccanico!-

Non contenti, alcuni cominciano a sferrare colpi contro l’immobile e impotente Mach V. Abner Jenkins vorrebbe uscire, vedere il cielo, respirare l’aria, invece non può far altro che rimanere bloccato e subire i colpi. La memoria torna a ciò che gli è accaduto nello spazio. Vorrebbe rimanere tranquillo, invece non può evitare l’arrivo dell’attacco di panico. Quando tutto sembra perduto, gli attacchi dei nemici cessano di colpo e lui viene liberato completamente dall’armatura. Sono arrivati Songbird e l’Uomo 3-D a soccorrerlo. Melissa cerca di tranquillizzarlo, ma lei per prima gli sembra avere un’espressione terrorizzata sulla faccia. Poco distante uno sconfitto Gargantua crolla a terra pronunciando un’ultima significativa frase:

-I fiori vanno annaffiati con amore!-

 

All’interno del museo Zodiac rimane alquanto interdetto non trovando dove dovrebbe essere il manufatto che stava cercando.

-E’ stata una bella sorpresa, vero? Non te l’aspettavi proprio, eh?- gli si rivolge Hellcat, appena arrivata insieme a Razorback.

-Mi aspettavo che qualcuno di voi maledetti super eroi avrebbe tentato di mettermi i bastoni tra le ruote. Non per niente mi ero preparato per farvi fuori, nel caso.-

-Non hai che da provarci.- ribatte Razorback, preparandosi a combattere.

-Quel che non mi aspettavo è che avreste avuto la per me ovvia, ma per voi brillante, idea di far portare via l’oggetto del contendere. In tal caso non ho niente da guadagnare nel combattere con voi. Credo che mi limiterò ad andarmene. Sarà per un’altra volta.-

-Col cavolo che te ne vai!- sbotta Hellcat -Il mio uomo è invecchiato di colpo di quarant’anni per darci la possibilità di catturarti, quindi non ti permetterò di sfuggirmi!-

-Come sei tenera e fiduciosa! Purtroppo per te ho con me un anello di teletrasporto. Non farò in tempo a concludere la prossima frase che sarò già scomparso dalla vostra vista.-

La frase viene conclusa ma Zodiac si ritrova sempre al solito posto.

-Che svolta inattesa e alquanto sgradevole. Così siete in grado addirittura di bloccare il mio teletrasporto?-

-Veramente noi non c’entriamo niente.-

-Ah. Capisco. L’anello è stato manomesso e solo una persona avrebbe potuto farlo senza che io ci facessi caso.-

-Proprio così. Sono stata io.- afferma una ragazza appena comparsa dal nulla.

-E questa chi è?- si chiede Razorback.

-Penso che stiamo per assistere a una scena interessante.- gli dice Hellcat.

-Cara Death Reaper, avresti per caso una spiegazione sensata per questo tuo gesto?-

-Ti sei fatto prendere troppo da te stesso, Zodiac. Ti sei rifiutato di seguire le mie indicazioni. Mi hai esclusa. Umiliata.-

-Comincio a comprendere.-

-Quindi ho deciso di farti capire che hai bisogno di me. Adesso ti farai un po’ di prigione, e quando riuscirai finalmente a evadere…-

-Se ci riuscirà.- precisa Hellcat.

-Ci riuscirà sicuramente, si tratterà solo di aspettare. E’ un classico l’evasione del super criminale, per uno intelligente come lui non sarà nemmeno troppo complicato.-

-Cara Death Reaper, quando finalmente riuscirò ad evadere ti cercherò per vendicarmi. Lo sai questo?-

-Sì, mi cercherai. E inizialmente forse vorrai davvero vendicarti. Ma prima di riuscirci capirai, come ti ho già detto, che ti sono indispensabile. Così deciderai di riavermi come alleata fidata, e io ti seguirò e ti sarò veramente fedele, poiché io ti amo.-

-Questa è completamente sfasata.- commenta Razorback.

Death Reaper scompare all’improvviso così come era apparsa e Zodiac si consegna a Hellcat.

-Senza nemmeno lottare?-

-Proprio così. Mi arrendo. Voglio essere incarcerato. Mi sono venute in mente un paio di cose interessanti che potrei fare in prigione.-

-Ho capito perché stai insieme a quella ragazza.- riprende la parola Razorback -Siete matti uguale.-

 

Esterno del quartier generale dei Difensori. Arriva un’automobile a velocità elevata che inchioda proprio davanti alla struttura. Da essa scendono tre energumeni e Charles Richards. Il vecchio Kyle Richmond esce dall’abitazione per riceverli.

-Salve. Con chi ho il piacere di…-

-Falla finita, Richmond.- lo interrompe Richards -So benissimo che sei tu, precocemente e provvisoriamente invecchiato, e so anche che al momento sei totalmente indifeso, in quanto impossibilitato a usare la magia e le tue armi.-

-Ci sono sempre i miei Difensori.-

-Che hai inviato in missione.-

-Sei molto informato.-

-Dann… Ho parlato decisamente troppo. E va bene, pure io ho le mie spie, non ce le hai solo tu.-

-E quindi cosa saresti venuto a fare?-

-Tu hai portato via qualcosa a me, io porterò via qualcosa a te. Facci entrare senza opporre resistenza. Mi spiacerebbe dovermela prendere con un vecchietto.-

-Non credo che riuscirete ad entrare.-

-Ah ah! E come pensi di potercelo impedire?-

-Ehi, capo, ha notato che si stanno radunando attorno a noi parecchi scoiattoli?-

-E cosa vuoi che me ne interessi? Entrate! Non vi pago mica per... aspetta un momento, hai detto scoiattoli?-

Richards comprende cosa sta accadendo. E comincia ad avere paura.

Squirrel Girl (Doreen Green), fortissima e agilissima, saltando dal tetto del quartier generale atterra esattamente davanti a lui.

-Non sarebbe meglio lasciar perdere queste piccole diatribe e cercare di venirsi incontro in modo pacifico?- propone gentilmente all’uomo.

Richards però è terrorizzato.

-Assalitela e riempitela di botte! Non trattenetevi!- comanda ai tre energumeni.

Poi comincia a correre verso la sua automobile con l’intenzione di darsela a gambe il più velocemente possibile. Purtroppo per lui prima di riuscire a raggiungere il mezzo viene sommerso e bloccato da una moltitudine di scoiattoli. Nello stesso breve tempo Squirrel Girl ha già steso i tre energumeni.

-Io ci provo sempre ad essere gentile, ma non vengo mai presa sul serio!-

-Grazie per l’immediato intervento, Doreen.-

-Ma si figuri, signor Richmond! Questo e altro per il compagno della famosissima Patsy Walker! E poi devo ancora sdebitarmi con lei, lo so che è merito suo se sono stata riaccettata senza particolari problemi alla Empire State University. A proposito, posso andarmene adesso? Avrei un impegno.-

-Certamente. Oramai la situazione qui è risolta.-

Dopo che Richards e compagnia se ne sono andati con la coda tra le gambe, Kyle è sul punto di rientrare all’interno del quartier generale. D’improvviso però si ferma e si volta dicendo:

-Adesso puoi anche farti vedere.-

Jeremiah Warrick, l’agente SHIELD con la testa da gufo ed esperto in incantesimi, compare dal nulla.

-Quindi ti eri accorto della mia presenza.-

-No. Non potrei in questo stato. Però immaginavo tu fossi presente.-

-E perché?-

-Mica ti saresti voluto perdere la scena con Richards.-

-Hai capito, allora.-

-Chi altri avrebbe potuto essere la spia? Avevo già alcuni sospetti, oggi ho avuto la conferma.-

-Sappi che non gli avrei mai permesso di farti del male.-

-Lo so. E adesso dimmi, perché? Richards è un farabutto. Perché fare la spia per lui?-

-Lavoro pur sempre per lo SHIELD. E per loro tu potresti essere pericoloso quanto se non più di Richards. Così mi hanno suggerito di tenervi sotto controllo, voi del gruppo di collezionisti di manufatti magici, e di mettere in atto un doppio, triplo e pure quadruplo gioco se serve. Il tutto affinché nessuno di voi rischi di divenire troppo potente.-

-Avete un modo d’agire po’ contorto, d’altronde stiamo parlando dello SHIELD, però comprendo. Non ce l’ho con te, davvero, ma per un po’ è meglio se non ti fai vedere qui in giro. Senza rancore.-

-Senza rancore.-

Rientrato nel quartier generale Kyle riceve un messaggio da Hellcat col resoconto della missione dei Difensori contro Zodiac. Una volta lettolo ha l’assoluta certezza che l’esistenza del gruppo, per l’ennesima volta, ha le ore contate. Infatti…

 

-Ci piacerebbe rimanere, ma...- dice Songbird a Kyle, una volta che il gruppo è tornato al quartier generale -E’ stato Ab a cercare me e Erik e a riunirci, è stato Ab a desiderare che tornassimo ad agire in gruppo, è stato l’entusiasmo di Ab che ci ha convinto ad accettare. Adesso però Ab non è in grado di fare il super eroe e non lo sarà finché non avrà risolto il suo problema. Sapevamo della sua esistenza, ma fino a oggi lo abbiamo sottovalutato. Non lo faremo più. Ha bisogno di aiuto e non lo abbandoneremo. Non rimarremo in un gruppo se lui non potrà esserci. Io ed Erik ce ne andiamo insieme ad Ab. Ci spiace.-

-Capisco. Fate benissimo e anzi, se posso esservi utile non esitate a contattarmi.-

-Inoltre io e te possiamo ugualmente continuare a uscire insieme ogni tanto, no?- dice Patsy a Melissa -Secondo me tra noi sta nascendo una buona amicizia.-

-Certamente. Anche a me farebbe piacere.-

-Scusatemi.- interviene un dispiaciuto Abner -Io ho cercato di continuare a fare la mia parte, ma…-

-Non devi rammaricarti di nulla.- gli dice Kyle poggiandogli una mano sulla spalla -Ricordati che sei riuscito a salvare il mondo intero da un’invasione aliena. Ti dobbiamo tutti un grande, grosso favore. Grazie per quello che hai fatto.-

-Vista la situazione, io torno a dedicarmi a tempo pieno al mio lavoro alla NASA.- interviene Razorback.

All’Uomo 3-D piacerebbe anche rimanere nella formazione, solo che non c’è più una formazione nella quale poter rimanere. Con praticamente sei membri su nove fuoriusciti e con il capo impossibilitato per un po’ di tempo a compiere qualsiasi azione nelle vesti di super eroe, il gruppo si scioglie. Così infine rimangono nuovamente solo Kyle e Patsy nel quartier generale.

-Quanto hai detto che può durare questa tua condizione?- chiede la giovane donna.

-Un mese al massimo. Forse.-

-, mi toccherà aspettare. Cosa non si fa per amore!-

-Le prossime settimane saranno un po’ noiose, mi spiace. Ma ho già alcune idee per il dopo. Ho buttato giù qualche nome per la nuova formazione. Sarà grandiosa!-

-Dici così tutte le volte.-

-E tutte le volte è la verità, no?-

-Devo ammetterlo, sì. Anche se non dura mai molto.-

Sono soliti avere formazioni di breve durata, ma i Difensori non mancano mai per lungo tempo dalla circolazione. Soprattutto se in circolazione c’è un tale che si chiama Kyle Richmond.

 

Appunti di fine numero.

- L’unica nuova apparizione riguarda Edward Cobert, che nei fumetti Marvel ha debuttato come Leviathan su Defenders 126 (il secondo numero con la dicitura New Defenders) datato dicembre 1983.

- Quando rivedremo i Difensori? Forse solo Kyle Richmond lo sa. Songbird, Atlas, Mach V e l’Uomo 3-D si trasferiscono su I Vecchi Thunderbolts. Squirrel Girl e Razorback su I Bizzarri. Jeremiah Warrick sarà il protagonista di Jeremiah, lo stregone gufo supremo. Nottolone e Hellcat avranno una miniserie romantica loro dedicata intitolata Patsy & Kyle.